Se pensiamo alla cultura prevalente e a ciò che succede intorno a noi potremmo dire: poco o nulla. Il mondo della mente o più in generale delle idee, del pensiero e delle emozioni è cosa diversa e separata dal mondo delle cose fisiche e la salute è un’entità mal definibile che riguarda soprattutto i medici e di cui ci accorgiamo quando viene a mancare. Insomma, tre mondi separati, autonomi e con regole di funzionamento diverse. Ma è proprio così?
Dove finisce la mente? Dove inizia la natura? E come si integrano tra loro e con la salute?
L’idea di un’ecologia della mente potrebbe essere un modo per esprimere le complesse interazioni, le affinità, le dissonanze, i significati e le implicazioni pratiche di questi due mondi (interno ed esterno) sul nostro ben- o mal-essere.
Questo è il tema con cui Antonio Bonaldi interviene come Esperto alla 6° Complexity Summer School del 2018 dedicata a
MIND & PURPOSE
UN APPROCCIO INTERDISCIPLINARE ALLA COMPLESSITA’ DELLA MENTE
La sesta edizione della Summer School organizzata dal
Complexity Institute (CSS 2018) si svolgerà ad
Obiettivo: accompagnare i partecipanti in un percorso di costruzione
di un “Mind Transformative Purpose (MTP)”, personale, aziendale o sociale,
facendo tesoro degli insegnamenti sulla complessità della mente.
Presidente di Slow Medicine
ANTONIO BONALDI – Presidente di Slow Medicine, l’associazione che coordina in Italia il progetto internazionale Choosing Wisely ed è socio fondatore della Società Italiana di Health Technology Assessment (SIHTA).
Medico, esperto di sanità pubblica. È stato direttore sanitario di importanti Aziende Ospedaliere: Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano e San Gerardo di Monza.
È autore di un centinaio di pubblicazioni ed è stato relatore ad oltre 200 conferenze su temi attinenti alla qualità dell’assistenza sanitaria, alla gestione del rischio clinico, alla valutazione delle tecnologie sanitarie, all’hospital design e alla gestione dei sistemi complessi.
È coautore dei libri: Curare la qualità (Guerini 1998) e Slow Medicine: Le parole della medicina che cambia (Il Pensiero scientifico editore 2017).
È docente presso l’Università degli Studi di Verona nel Master di II livello: Gestione della qualità, del rischio clinico e della sicurezza del paziente.
È Presidente di Slow Medicine, l’associazione che coordina in Italia il progetto internazionale Choosing Wisely ed è socio fondatore della Società Italiana di Health Technology Assessment (SIHTA).
Per approfondimenti sulla Complexity Summer School 2018: clicca qui!