“Mente emozionale: il ruolo del sistema mirror nel processamento emozionale ”
Come elaboriamo le emozioni che vediamo espresse sul volto degli altri?
Partendo dalla scoperta dei neuroni mirror nella corteccia premotoria della scimmia e successivamente nell’uomo, si andrà a vedere come il sistema mirror sia direttamente coinvolto nel riconoscimento e nella comprensione delle emozioni altrui. Ad esempio, se osserviamo una persona che mostra un’espressione di disgusto o una manifestazione di dolore si attivano gli stessi gruppi di neuroni che si attivano quando il soggetto sperimenta la stessa sensazione in prima persona.
Si discuterà quindi in merito alle possibili implicazioni di questo meccanismo specchio: un meccanismo neurale per capire le azioni, le intenzioni e le emozioni degli altri.
Questo è il tema con cui Elisa De Stefani interviene come Esperta alla 6° Complexity Summer School del 2018 dedicata a
MIND & PURPOSE
UN APPROCCIO INTERDISCIPLINARE ALLA COMPLESSITA’ DELLA MENTE
La sesta edizione della Summer School organizzata dal
Complexity Institute (CSS 2018) si svolgerà ad
Obiettivo: accompagnare i partecipanti in un percorso di costruzione
di un “Mind Transformative Purpose (MTP)”, personale, aziendale o sociale,
facendo tesoro degli insegnamenti sulla complessità della mente.
Elisa De Stefani è Docente a contratto (PSI/01, psicologia generale parte integrativa e PSI/08, 24 CFU disturbi evolutivi e inclusione scolastica) presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università di Modena e Reggio Emilia e titolare del corso Psicologia e problematiche riabilitative (M-PSI/08) in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie presso l’Università degli Studi di Genova.
Negli ultimi due anni ha collaborato con il Prof. Pier Francesco Ferrari, allievo diretto del Prof. Rizzolatti e si è occupata di studiare le modulazioni del sistema nervoso autonomo durante l’interazione mamma-bambino e il processamento emozionale in bambini sani e affetti da paralisi facciale (es: Sindrome di Moebius). Sta conducendo, inoltre, un progetto in collaborazione con il reparto maxillo-facciale dell’Ospedale di Parma che mira ad utilizzare le conoscenze sul sistema motorio e la terapia basata sull’Action Observation nella riabilitazione motoria post-intervento di Smile Surgery in pazienti con paralisi facciali.