Leadership estetica per l’innovazione: le slides della Open Lecture di Giuseppe Zollo
Sono online le slides della presentazione fatta dal Prof. Giuseppe Zollo dedicata alla Leadership Estetica, necessaria per l’innovazione; questo per soddisfare le numerose richieste dei partecipanti di poter condividere il materiale utilizzato durante l’intervento.
Infatti, all’interno del CMWL 2018 che si è svolto dal 19 al 25 febbraio ad Abano Terme (PD), il Complexity Institute ha organizzato un percorso di 4 Open Lectures sul tema: “Complexity and Innovation”, in collaborazione con AIDP Triveneto ed AIF Delegazione Veneto e numerosa è stata la partecipazione esterna per questi eventi.
Tra queste 4 Open Lectures, quella di Giuseppe Zollo, Professore Ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale presso l’Università Federico II di Napoli, è stata dedicata a: “Leadership estetica per l’innovazione”.
Ecco una breve descrizione dell’apertura dell’intervento di Giuseppe Zollo:
Dalla Human Machine allo Human Body
Secondo la visione tradizionale delle organizzazioni, noi siamo guidati dalla razionalità e sviluppiamo algoritmi e meccanismi logici che ci consentono di comportarci conseguentemente: l’uomo decide e si comporta come potrebbe fare una macchina. Da qui la visione definita come “Human Machine”.
Tuttavia, proprio la necessità della presenza di un leader nelle organizzazioni mostra come i comportamenti decisionali non siano guidati dalla razionalità. Il leader ha infatti il compito di ricondurre l’azione organizzativa a principi di coerenza, che altrimenti mancherebbero completamente. I comportamenti umani, difatti, sono influenzati dalle emozioni, dalle esperienze sensoriali, dalla memoria di esperienze precedenti: è la ‘mente incarnata’ e non la mente razionale e disincarnata a prevalere nelle scelte. Lo “Human Body”.
Occorre quindi rinunciare all’idea del leader ideale, in base alla quale il singolo individuo può agire efficacemente sul corso delle cose, seguendo criteri di tipo economico, politico e morale. Occorre aprirsi all’ambiguità che governa le organizzazioni umane, ed affrontarla secondo il punto di vista della complessità.